Nei reati di stampa si sta verificando una sorta di schizofrenia giudiziaria che inevitabilmente farà sentire i suoi effetti sia nel campo legislativo sia in quello politico. Il legislatore del 1948, quando rifondò (si fa per dire) la legislazione sulla stampa tornata libera, considerò la diffamazione un reato grave e previde una pena fino a sei anni di reclusione per chi avesse commesso diffamazione a mezzo stampa con l’aggravante dell’attribuzione di un fatto determinato. Guareschi ne fu ...