Ogni tanto mi imbatto in qualche lettore di questo giornale che, dopo avermi fatto gli opportuni complimenti, immancabilmente dice: “Non ti perdono, però, la fine del ‘Lecchino d’oro’. Ma perché l’hai fatto?”. E io a giustificarmi e a dire che, prima di tutto, il ‘Lecchino’ non è morto, ma soltanto in ‘stand by’, come si dice oggi; e poi (con voce teatrale) che ogni volta che lo pubblicavamo ci arrivavano addosso le querele. Una di sicuro, a volte due: da parte del giornalista leccatore, da ...